Ristorante Local
La leggerezza del ragioniere
Venezia è inferno e paradiso, è sorpresa e tradizione, è il festival dell’ovvio e pura poesia, e per arrivare al ristorante Local attraversi questo purgatorio di emozioni... e così, dalla fermata del traghetto “San Zaccaria”, si arriva al sestriere Castello, passando per ristoranti tipicamente falsi, negozi di souvenir e bellezza, pura bellezza; proseguendo incontri la Salizzada dei Greci il luogo dove è sito LOCAL.
Ristorante sicuramente diverso, in particolare in questa zona di Venezia dove le proposte culinarie sono lo stereotipo dell’Italiano all’estero; manca il mandolino ma gli spaghetti e la pizza sono presenti, infatti l’insegna è sobria quasi invisibile e il ristorante che si scorge dalle vetrate è minimal ed elegante, nessuna tovaglia di quadri ed aglio alle pareti, e nella sala d’ingresso predomina la cucina a vista.
Il menu è “Identità”, di 7 portate, obbligatorio per tutto il tavolo, e sapete quanto non amo questo genere di obblighi , ma il tavolo che mi accoglie è al fianco di una finestra affacciata su un canale, location unica e pertanto mi rimetto alla volontà altrui.
Trovo una proposta nella quale in ogni piatto vi è un protagonista chiaro la seppia , l’anguilla , il carciofo, la quaglia perchè IL PRODOTTO È IL TERRITORIO, e da questa chiara situazione si parte per ragionati azzardi o semplicemente da una semplice rielaborazione di classici come le seppie a primavera (seppie e piselli).
L’anguilla con mango misto a puntarelle è il piatto, con il dolce, che più mi ha convinto: siamo ad HONK KONG o nella laguna veneziana, passando per Ferrara… ed il dessert “Semifreddo al sedano rapa, sedano candito, granita al levistico e terra al malto” è perfetto accompagnato in modo sontuoso da un sakè.
Perchè la scelta dei vini in questo locale è tutt’altro che scontata: vini biodinamici, piccoli produttori e qualità di prima fascia, con ricarichi onesti, tutto merito della proprietà ma anche del sommelier Jacopo Rosa, che come tutto lo staff è molto giovane ma competente, attento al cliente e curioso ( in ristoranti pluristellati non ho trovato un sommelier così competente e coraggioso).
I complimenti naturalmente vanno anche a Matteo Tagliapietra, giovane o non più giovane cuoco (come lui si definisce) che, autodidatta, da ragioniere si è trasformato, evoluto e ricreato chef!
Questo ex ragioniere per costrizione, cuoco per scelta, una cosa di certo ha calcolato: la leggerezza che percorre tutto il menù, lasciando il cliente sazio ma voglioso di assaggiare sino all’ultima portata.
A me di certo ha lasciato anche la voglia di ritornare per assaggiare i nuovi piatti che i cambi di stagione scatenano nell’estro di Tagliapietra.
La leggerezza è nella vita, così come nella ristorazione, l’unico antidoto alla noia.
Prezzo menu 95 euro a testa escluso i vini.
Ristorante Local, Salizzada dei Greci, Castello (VE)