Uliassi
Impronta
Si prenota da Uliassi, l’obiettivo è il "MENU CACCIA", ma nel pomeriggio del giorno antecedente, con una telefonata, ci viene comunicato che il ristorante resterà chiuso per un evento urgente, inaspettato e non meglio precisato.
Delusione , si cambia programma...
Passano 2 giorni e la notizia arriva dalla stampa: “Uliassi ha ricevuto la terza stella“, premio ambito e concesso ad una ristretta elite, e il segreto evento è stato svelato!!
Senza indugio si riserva un tavolo per la settimana successiva, il tempo della caccia è arrivato.
Il locale è dehors sulla spiaggia di Senigallia, sapientemente arredato con toni chiari; il tutto si fonde con il paesaggio di mare, elegante, non pretenzioso e dignitosamente chic, con all’ingresso un murales di ceramica che oda il mare.
Il direttore d’orchestra della sala è la sorella dello chef, Catia, donna di un certo fascino, che definirei, descrivendola a colori, “donna di bianco e di sabbia”: insomma in questo ambiente sicuramente vi è la sua personalità.
Però, in tutto questo susseguirsi di toni pastello, la preponderante necessità è di vedere tramutato la caccia in un menu (da pochi giorni tristellato) che ci ridia anche il sangue, il rosso e quando serve anche lo sgarbato.
Arriva la tartare di lepre con ricci di mare e olio al ginepro, guidandoci in un viaggio nelle Marche che parte dalla collina arrivando al mare, passando per il bosco: piatto che descrive la terra di mezzo, non figlia dell’acqua di mare e dalla terra coltivata, ma figlia del confine fra le diversità.
E quanto sono interessanti gli antipodi….
A seguire la grouse con ostrica, semi e olio di perilla: la carne si scontra con il sapore salmastro delle ostriche in un impiattamento circolare in cui ogni ingrediente rincorre l’altro in una sorta di giostra ininterrotta, per proseguire poi con l’anatroccolo e fondente di patate coperto di tartufo nero, e siamo a casa, nel casolare dei ricordi.
E che dire dalla royal di beccaccia con sangue e granita di lampone che sgrassa e pulisce, quasi un ALIAS DI UN FLAN DI L CIOCCOLATO CON GRANITA AI FRUTTI DI BOSCO, un piatto che dichiara: "Non importa chi sei ma importa chi vuoi essere".
Così lo chef a fine pasto ci ha parlato di arte in cucina e in una filosofica conversazione ha usato una concetto per me rivoluzionario:
Economicità dei movimenti …PERCHE' ANCHE NELLE PAROLE SI RITROVA LA CUCINA DI CONFINE.
Prezzo, comprensivo di vini e bevande, 250 euro cadauno
Uliassi, Banchina di Levante, 6 - Senigallia (AN)